Questa canzone è scritta nella leggenda.
Ora scopriamo qualcosa in più su questo brano: scritto dal gruppo svedese degli Europe e pubblicato nei primi mesi del 1986, il singolo è diventato il brano di maggior successo dell’album The Final Countdown e dell’intera discografia degli Europe. Entrò ottava nella top 10 della classifica statunitense Billboard Hot 100 e rimase in classifica per venti settimane. Inoltre l’album vendette più di 15 milioni di copie globali e il singolo raggiunse il primo posto in classifica in 25 paesi diversi.
La canzone è stata strutturata su un riff di tastiera che Joey Tempest aveva scritto già tra il 1981 e il 1982, «Il tempo un po’ galoppante era ispirato a Run to the Hills degli Iron Maiden». Nel 1985, il bassista John Levén suggerì al cantante di scrivere una canzone strutturata su quel riff. Tempest registrò una versione demo della canzone e la fece ascoltare agli altri membri della band.In un primo momento, i suoi compagni espressero reazioni contrastanti al riguardo. Il chitarrista John Norum ha affermato:
«Quando sentii per la prima volta l’intro di sintetizzatore di The Final Countdown, la mia reazione fu: “No, questa è pazzia. Non possiamo usarlo”… Grazie a Dio non mi hanno dato ascolto.»
Joey Tempest invece disse:
«Alcuni dei ragazzi della band pensavano fosse troppo diverso per una rock band. Ma alla fine ho lottato duramente per fare in modo che lo usassero».
Il testo della canzone venne ispirato da quello di Space Oddity di David Bowie. Quando fu il momento di scegliere il primo singolo estratto dall’album The Final Countdown, Tempest suggerì la canzone The Final Countdown. In origine la band non aveva mai pianificato di pubblicare il pezzo come singolo, e alcuni membri volevano che Rock the Night fosse il primo singolo ma, quando la loro etichetta discografica Epic Records insinuò che dovesse essere il primo singolo, il gruppo decise di pubblicarlo.
Let’s rock.